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THE WORLD OF BANKSY The Immersive Experience 21 marzo 2025 – 29 giugno 2025 Spazio Varesina 204 via Varesina 204, Milano

THE WORLD OF BANKSY

The Immersive Experience

21 marzo 2025 – 29 giugno 2025

Spazio Varesina 204

via Varesina 204, Milano

Il 21 marzo, primo giorno di apertura, coincide con il primo giorno di primavera e la mostra festeggia il doppio evento con la promozione PRIMAvera, PRIMApromo: acquistando un biglietto, il secondo sarà in omaggio

 

Immagine1 250Il 21 marzo, a Milano, si inaugura The World of Banksy – The Immersive Experience, la mostra che riporta in città l’universo del celebre street artist dopo il grande successo delle due precedenti edizioni, che tra il 2021 e il 2022 hanno totalizzato 150.000 visitatori. Milano, prima città italiana ad aver ospitato questo straordinario viaggio nell’arte di Banksy, si prepara ad accogliere nuovamente l’esposizione che, con un allestimento completamente rinnovato, sarà ospitata nel nuovissimo Spazio Varesina 204, nel cuore del Milano Certosa District, al centro di un importante programma di rigenerazione urbana promosso da RealStep. Il primo giorno di apertura coincide con il primo giorno di primavera e la mostra celebra questo doppio evento con una promozione speciale per i visitatori.

Solo il 21 marzo sarà attiva la promo “PRIMAvera, PRIMA promo!”: acquistando un biglietto d’ingresso, se ne riceverà un secondo in omaggio. Per ottenerlo, basta compilare il form sul sito www.scopribanksy.it entro il 21 marzo 2025. Il coupon ricevuto via e-mail permetterà di acquistare un biglietto al prezzo speciale di 14€ e ottenere il secondo gratuitamente.

Dopo aver fatto tappa nelle principali capitali europee e oltre, da Barcellona a Dubai, passando per Madrid, Parigi, Praga, Bruxelles, Lisbona e New York, e dopo il tour italiano che l’ha portata a Roma, Napoli, Torino, Genova, Bologna e Verona, The World of Banksy torna nel capoluogo lombardo dal 21 marzo al 29 giugno 2025. La mostra, curata da Artful Events Collective con la direzione creativa di Emre Ezelli, offrirà un’esperienza totalmente inedita. Attraverso oltre 100 opere, tra graffiti, installazioni e riproduzioni fedeli dei murales più celebri, l’esposizione invita il pubblico a immergersi nel linguaggio provocatorio e visionario di Banksy, esplorando i grandi temi sociali che hanno reso il suo lavoro una delle espressioni più incisive dell’arte contemporanea.

Per i giorni successivi, i biglietti sono in vendita sul sito della mostra www.theworldofbanksy.it e su tutti i principali portali di ticketing: www.ticketone.it, www.vivaticket.com e www.happyticket.it.

 Radio Number One è media partner della mostra

 

Informazioni

THE WORLD OF BANKSY

The Immersive Experience

Milano, Spazio Varesina 204, Via Varesina 204, 20156 Milano, MI, Italia

21 marzo – 29 giugno 2025

Orari

Da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18:00)

Aperture straordinarie

21 aprile e 2 giugno 2025

Giorni infrasettimanali con prezzo festivo

Lunedì 21 aprile, venerdì 25 aprile giovedì 1 maggio e lunedì 2 giugno 2025

Biglietti

Intero € 14,00 da martedì a venerdì / € 16,00 weekend e festivi

Ridotto bambini 6 - 12 anni € 7 da martedì a venerdì / € 8 weekend e festivi

Sito web e contatti www.theworldofbanksy.it | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 331 7841330

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la Trattoria 4 Leoni si trasforma in una galleria d’arte

Franco Cammarata, Lorenzo Bojola, Massimo D’Amato, Lapo Pecchioli, Gianluca Sgherri, Mario Strippini

7 marzo 2025 – 15 marzo 2026

a cura di Anna Maria Amonaci

organizzata da Stefano Di Puccio

 Trattoria 4 Leoni

Piazza della Passera, Firenze

 

Franco Cammarata Ponte Santa Trinita 6 dicembre 2020 jpeg copia 250Nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, dove storia e creatività si intrecciano, la Trattoria 4 Leoni si trasforma in una galleria d’arte. Da venerdì 7 marzo 2025 ha inizio Fotografia - Tracce Fiorentine, un racconto visivo attraverso lo sguardo di sei fotografi, di generazioni diverse, legati a Firenze per nascita o formazione: Franco Cammarata, Lorenzo Bojola, Massimo D’Amato, Lapo Pecchioli, Gianluca Sgherri e Mario Strippini. Sei mostre personali, della durata di due mesi ciascuna, che si susseguiranno nell’arco di un anno, per esplorare come la luce, le geometrie e i paesaggi del territorio, le architetture e l’assetto urbano, abbiano influenzato lo sguardo degli autori.

Curata dalla storica dell’arte e della fotografia Anna Maria Amonaci, per volontà del titolare della trattoria Stefano Di Puccio, la rassegna pone l’accento su come l’espressione fotografica di un artista venga segnata profondamente dai luoghi della sua formazione. Il titolo “Tracce" richiama proprio l’imprinting iniziale che un ambiente lascia sui suoi abitanti, plasmandone la percezione e la visione del mondo. La curatrice, in questo senso, riprende il pensiero di Giorgio Vasari, che nelle Vite degli artisti sottolineava le differenze stilistiche tra le scuole pittoriche italiane. Così come Vasari specificava la peculiarità della scuola fiorentina, nota per la sua tenuta disegnativa, analogamente Tracce Fiorentine propone una riflessione su come contesti diversi, paesaggi e atmosfere, orientino in modo emblematico le scelte artistiche, sia in pittura che, oggi, nella fotografia.

Il ciclo espositivo inaugura, venerdì 7 marzo 2025, con Franco Cammarata. Per l’occasione il fotografo presenta una selezione di scatti che celebrano la bellezza senza tempo dei paesaggi urbani e naturali di diversi luoghi. Quanto a Firenze la osserva raccontandola attraverso una lente che unisce memoria familiare e interpretazione personale. La sua fotografia, ricca di dettagli e di una luce avvolgente ed evocativa, svela angoli nascosti della città.

Segue, da martedì 6 maggio, Lorenzo Bojola, il cui lavoro esplora il rapporto tra uomo e paesaggio toscano, attraverso uno sguardo intimo e profondo. Il suo linguaggio fonde fotografia naturalistica e sensibilità artistica, trasmettendo un forte senso di appartenenza e di dialogo con l'ambiente, influenzato sicuramente anche dall’esperienza in Argentina, dove ha vissuto per lungo periodo. Dagli anni Dieci del Duemila si è cimentato nella realizzazione di film documentari di forte evocazione, dove l’esperienza fotografica, ne ha segnato il carattere espressivo. L’ultimo, sulla vita di Lea Brunner in Vogel – che visse col marito nella villa Vogel appunto, ora del Comune di Firenze –, è stato presentato recentemente al Cinema della Compagnia.

Massimo D’Amato propone, a partire da martedì 8 luglio, una riflessione sulla memoria storica e sociale, affrontando temi come l’immigrazione e la vita quotidiana in contesti di conflitto.Franco Cammarata San Sicario 7 Agosto 2022 250 Le sue immagini, tra documentazione e ricerca artistica, offrono uno sguardo profondo sulla condizione umana. Dal 2012 si è avvicinato alla fotografia d’arte, realizzando esposizioni individuali e progetti partecipati. Nel gennaio 2025 la mostra più recente: Ritratti Rifiutati (Regione Toscana, Palazzo del Pegaso. - via dei Pucci 16r, Firenze).

Settembre, con inaugurazione mercoledì 10, vede protagonista Lapo Pecchioli. Il suo progetto nasce da un’esplorazione visiva della natura e dell’essenza umana attraverso la fotografia analogica. Nella serie di scatti, che ha scelto di esporre, esiste un forte legame con la tradizione, cercando di catturare l’autenticità e la purezza dei soggetti e dei paesaggi. Le sue riprese effettuate in diversi paesi rimandano infatti alle mitiche visioni del grande Ansel Adams.

A novembre, da mercoledì 5, Gianluca Sgherri combina, invece, pittura e fotografia in un viaggio attraverso suggestioni visive e un immaginario, metafora di un mondo in continua evoluzione. Il suo stile personale e innovativo riflette le radici artistiche che caratterizzano il suo percorso. Radici ben ancorate nell’espressione fotografica.

Infine, la mostra di Mario Strippini, dal 14 gennaio al 15 marzo 2026. Con una carriera che ha attraversato diverse fasi espressive, Strippini chiude la rassegna con alcuni scatti minimalisti e concettuali degli esordi, ma dagli anni Ottanta pienamente postmoderni, che si interrogano sul concetto di spazio e forma. La sua fotografia, tra documentazione e arte, esprime una continua ricerca di nuove forme espressive.

Fotografia – Tracce fiorentine nasce da un’idea di Anna Maria Amonaci promossa da Stefano Di Puccio, che dal 1995 gestisce la storica Trattoria 4 Leoni, punto di riferimento nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, non solo gastronomico. Negli anni Di Puccio ha contribuito con passione alla valorizzazione del quartiere, promuovendo numerose iniziative artistiche come Settembre in Piazza della Passera, che ha animato la piazza dal 2002 al 2019, incontri e mostre, ultima quella del fotografo Carlo Fei. La collaborazione tra Anna Maria Amonaci e Stefano Di Puccio nasce già nel 2005 con l’esposizione dello scultore Filippo Dobrilla e successivamente con quella di Gianluca Maver, con grandi foto esposte negli ambienti esterni alla trattoria.

 

Informazioni TRATTORIA 4 Leoni

Tel. 055 218562 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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MOSTRA Y2K POMA Liberatutti 01 – 30 Marzo 2025

MOSTRA Y2K

POMA Liberatutti

01 – 30 Marzo 2025

 

DolceGabbana P E 2005 250POMA Liberatutti, a Pescia, è spazio di creatività e sperimentazione, luogo in cui l’arte e il pensiero si incontrano. Nata all’interno di un ex laboratorio del marmo, sulle sponde del fiume cittadino, POMA inaugura il suo anno espositivo con un evento dedicato alla moda degli anni Duemila. Dall’1 al 30 marzo 2025, i suoi spazi ospiteranno Y2K, un viaggio visivo nell’estetica di un’epoca che ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Il termine Y2K, abbreviazione di "Year 2000", non indica solo il celebre problema informatico legato al cambio di millennio, ma è diventato sinonimo dello stile che ha definito quegli anni, tra futurismo digitale, eccessi cromatici e sperimentazione nei materiali.

L'esposizione presenta oltre 10.000 fotografie montate su un passe-partout nero, un accorgimento scenografico che le fa emergere come da un'oscurità profonda, restituendo il carattere spettacolare e innovativo del periodo. Le immagini ritraggono sfilate di moda di quegli anni, testimoniando l’esuberanza e la spregiudicatezza stilistica che hanno reso iconici marchi come Cavalli, Gucci, Fendi, Richmond e Kenzo, e ancora YSL, Louis Vuitton, Dior o Chanel.

Più che una semplice retrospettiva, Y2K vuole essere un racconto visivo di un decennio di sperimentazione e contraddizioni, un periodo in cui la moda ha saputo interpretare e anticipare le trasformazioni culturali della società. La mostra si propone di esplorare un’estetica fatta di silhouette audaci, tessuti iridescenti, accessori oversized e contaminazioni tra streetwear e haute couture, un linguaggio stilistico che continua a ispirare il presente.

Le fotografie in mostra provengono dall'archivio dell’azienda di famiglia di Rita Fantozzi, per anni professionista del settore moda e tessile e, dopo un lungo percorso in questo ambito, fondatrice insieme a Paolo Trinci di POMA Liberatutti, con il desiderio di esplorare e valorizzare la creatività in tutte le sue forme. Con questa mostra la moda viene celebrata come espressione artistica, specchio di un’epoca e veicolo di cultura.

Durante tutto il mese di marzo, accanto all’esposizione fotografica, la Fondazione ospiterà una serie di eventi e appuntamenti dedicati al mondo della moda, che includeranno incontri, laboratori e proiezioni.

Il programma si apre il 1° marzo con un vernissage inaugurale, arricchito da un intervento della professoressa Odile Orsi, docente presso l'Istituto Marangoni di Firenze, sulla storia della moda e il suo impatto culturale. Parallelamente, Leonardo Fiori, artista indipendente che dal 2018 collabora con il brand di lusso Montblanc, sarà protagonista di una performance, disegnando alcuni bozzetti di capi d’abbigliamento.

Sabato 8 marzo è in programma un incontro con Lavinia Farnese, vicedirettrice della rivista Marie Claire e Maria Luisa Frisa, curatrice e teorica della moda, ordinaria all’Università IUAV di Venezia, direttrice della rivista Dune e autrice de I racconti della moda (Einaudi 2024), in cui verranno analizzate le principali dinamiche della moda contemporanea.

La settimana successiva, venerdì 14 marzo, Giulia Giachi e Chiara Nanni di Arrosto Studio racconteranno il loro approccio alla moda vintage e all’upcycling, esplorando il rapporto tra passato e contemporaneità. Un’attenzione particolare sarà dedicata all’eredità stilistica di un decennio che continua a influenzare il nostro modo di vestire.

Sabato 15 e domenica 16 marzo sono invece in programma due appuntamenti del laboratorio “Behind the Scenes”, tenuto dal fotografo Adriano Russo, un'opportunità unica per esplorare il processo creativo dietro le quinte del mondo della moda.

Sabato 22 marzo Silvia Moroni, fondatrice di Parlasostenibile introdurrà il tema della sostenibilità prima della visione del documentario Green Effect. Fashion for Profit, prodotto dall’Associazione Eco Fashion Italy ETS. Saranno presenti Alida Vallini, Presidente dell’Associazione, Davide Leinardi e l’ecomanager Alessio Ciacci.

Nello stesso weekend, sabato 22 e domenica 23 marzo, si terrà un workshop con Almeno Nevicasse: un'esperienza di due giorni per riflettere su moda, parole e sostenibilità, al termine della quale i partecipanti daranno nuova vita ad un maglione, attraverso il filo e le parole, arricchendolo con i propri pensieri.

Sabato 29 marzo, infine, si terrà il party di chiusura con il DJ Enrico Tagliaferri, creatore del progetto editoriale “Radio Mitology 70/80”.

L’esposizione si potrà visitare dal mercoledì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 22.00; la domenica, invece, dalle 10 alle 12.00, e dalle 17.30 alle 22.00.

L’ingresso è libero, e non occorre presentare la tessera.

 

Fondazione POMA Liberatutti


Sulle sponde del fiume Pescia, nell’omonima città, sorge la Fondazione POMA Liberatutti. Un centro polifunzionale concepito per stimolare il libero pensiero e favorire l’incontro tra iniziative e forme artistiche diverse. Realizzata in un ex opificio ristrutturato, la Fondazione si presenta come una factory culturale.

Lo spazio ospita mostre d’arte, spettacoli dal vivo, conferenze ed eventi che spaziano dalla musica al teatro, alle arti visive, coinvolgendo artisti affermati e giovani talenti. Accanto agli eventi culturali, offre una ricca gamma di attività formative in continua evoluzione: laboratori di scrittura, pittura, scultura; l’apprendimento di lingue straniere; yoga, tai-chi, scacchi e non manca la scuola di cucina, pensata per unire creatività e tradizione gastronomica.

Il Refettorio è il punto d’incontro per eccellenza, più di un semplice ristorante, dove spettacoli e momenti di socialità si mescolano con una cucina di eccellenza.

Guidata da una filosofia inclusiva e libera da vincoli ideologici, la Fondazione POMA è un laboratorio di crescita personale e condivisione, dove il dialogo e la ricerca del bello si intrecciano in ogni attività.

 

 

POMA liberatutti

Piazza San Francesco 12

51017 Pescia (PT)

Tel. 0572 1770011

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.pomaliberatutti.it

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Firenze. Crumb Gallery VENUS for CRUMB Antonella Casazza, Loredana Galante, Marta Mez

VENUS for CRUMB

Antonella Casazza, Loredana Galante, Marta Mez
8 – 22 marzo 2025
Inaugurazione sabato 8 marzo ore 18,00
 
 
Venus in Furs da ds Alessandra Casazza Loredana Galante e Marta Mez 250Crumb Gallery, a Firenze, ospita, da sabato 8 al 22 marzo 2025, il comitato di Venus in Furs, con le opere di Antonella Casazza, LoredanaAntonella Casazza Il mio giardino 01 Acrilico su tela 40x40 cm 250 Galante, Marta Mez, tre artiste, tre amiche che il comitato, così si definiscono, hanno ideato e fondato.
 
Venus in Furs, di base a Milano, nasce con lo scopo di creare una rete che coinvolga in progetti espositivi nuove artiste, nell'ottica di un'apertura verso l'inclusione di diversi linguaggi e tematiche.  Il comitato prende il nome dal romanzo, del 1870, di Leopold von Sacher-Masoch, dove il protagonista Severin racconta della propria devozione assoluta per Wanda, che lui identifica con Venere, dea dell’amore. Severin tiene al centro della sua stanza un dipinto, ispirato alla Venere allo specchio di Tiziano, una Venere del nord che indossa solamente una pelliccia, e che, secondo le sue fantasie, è l’incarnazione della donna perfetta. Wanda però si ribella dissociandosi da quel modello, per spogliarsi dalla pelliccia che la imprigionava in un ruolo. Venus in Furs è in misura più profonda la definitiva affermazione del desiderio di esprimersi, della forza di resilienza del femminino, dell’istinto creativo come energia vitale, fonte di ispirazione e spinta generatrice. E Crumb Gallery e Venus in Furs si ritrovano nell’obiettivo comune di sostenere e promuovere l’arte al femminile.
 
Le opere scelte per quest’occasione rispecchiano le differenti anime delle tre fondatrici del comitato. Antonella Casazza, nei suoi lavori, che siano dipinti o istallazioni, usa un linguaggio favolistico che a volte vira vero il noir e il grottesco, lo stile fantasy e surreale, al tempo stesso.  Rappresenta un mondo in bilico tra realtà e fantasia, frammenti di emozioni e suggestioni rielaborate in totale libertà espressiva. Nella serie di acrilici su tela, Il mio giardino, che qui presenta, il giardino è vissuto come metafora della psiche, così come professava James Hillmann, il grande psicologo e filosofo americano. Tutto ciò che accade nel giardino, nell'arco delle stagioni, accade anche nella psiche umana. L'anima, come il giardino, "va fatta", per usare un’espressione cara a Socrate, nel senso che va coltivata. "Richiede attenzione. Richiede bellezza, richiede apprendimento".
 
Loredana Galante non è vincolata a un medium specifico, nella sua produzione artistica spazia dall’installazione alla performance, dal disegno alla pittura, ai ricami. Si muove nello spazio della Relazione includendo la sensibilità verso l’altro ed il mondo fenomenologico delle emozioni. Con un linguaggio ludico, ironico sdrammatizza ansie e desideri personali come: l'amore, la famiglia, la dipendenza emotiva e l'abbandono. L’artista ricerca un tempo lento, consapevole, in ascolto, un tempo dell’assimilazione e della riformulazione costruttiva. Rammenda, riabilita, includendo l’altro da sé in un unico racconto con la ritualità di una curandera. I suoi dipinti sono tapisserie in cui compiere itinerari tra oggetti, racemi, animali complici di qualche sortilegio, di un rituale che nello scompiglio cerca di rimettere ordine. 
 
Le pittura, invece, di Marta Mez propone una visione architettonica che si distingue per le sue facciate di palazzi, elementi che sembrano raccontare storie nascoste, immergendoci in un’atmosfera metafisica. Le sue opere, caratterizzate da luci e ombre che rimandano ai celebri quadri di Edward Hopper, catturano l'attenzione per la loro capacità di evocare atmosfere di solitudine e introspezione. Ogni facciata diventa un palcoscenico su cui si svolgono scene di vita quotidiana, invitando lo spettatore a riflettere sul concetto di spazio e sull'importanza dell'architettura nella nostra esistenza.
 
Bio Artiste
 
Galante Annaffiare il giardino dell inquilina di sotto 2024. Ricamo su tessuto 78x64 cm 250Antonella Casazza nasce e vive a Milano dove realizza la sua produzione artistica che inizia dopo gli studi. “La sua capacità inventiva - comeMarta Mez Ghost 2023 Olio su tela 40x40 cm 250 sottolinea Anna Clerici - la spinge a esplorare forme inconsuete e a reinterpretare in modo bizzarro e originale oggetti sacri, come nel progetto/ mostra SACRILIEGIO, e del quotidiano come i giocattoli che hanno fatto parte della mostra giochiAmo” o come appunto le piante e i fiori. Ha esposto in diverse mostre collettive e personali in Italia, in Grecia e in Svizzera. Sostenitrice dell’idea che L”arte non debba essere solo prerogativa di un’élite colta ed esperta, ma debba cercare di rivolgersi al più vasto pubblico, sposa pienamente l’idea derivante della cultura pop che vuole incriminare la differenza tra arte “alta” e “bassa” contaminando le sue opere con elementi di cultura popolare e metropolitana
 
Loredana Galante è nata a Genova ma vive e lavora a Milano. A Genova studia presso il liceo artistico Paul Klee e l’Accademia Ligustica di Genova. Dopo la borsa di studio del centro T.A.M. diretto da Arnaldo Pomodoro, la ricerca continua interagendo con discipline diverse che la spingono a frequentare corsi di danza, teatro e la scuola triennale di counseling. Nel corso della sua attività artistica ha esposto in Italia e all’ estero in musei pubblici e gallerie private, tra cui a Tokyo, Dubai, Hannover, Strasburgo, Nizza, New York, Teheran, Ouagadougou, Shengzhen. Tra gli altri hanno scritto di lei: Luca Beatrice, Achille Bonito Oliva, Chiara Canali, Luciano Caprile, Viana Conti, Miriam Cristaldi, Fortunato D’ Amico, Alberto Dambruoso, Valerio Deho’, Giacinto di Pietrantonio, Manuela Gandini, Angela Madesani, Alessandra Redaelli, Elisabetta Rota.
 
Marta Mez. Nata a Bialystok, Polonia. Vive e lavora a Milano.
La sua formazione ha inizio con gli studi presso il Liceo Artistico della sua città natale, dove si è diplomata nel dipartimento di grafica con una specializzazione nelle tecniche d’incisione su linoleum e d’illustrazione. Si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Varsavia, dove ha avuto la possibilità di sperimentare e imparare, oltre alla pittura sua materia principale, diverse tecniche artistiche. Ha inoltre frequentato corsi di mosaico e pittura all’Accademia di Carrara.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia e all’estero. Nel 2019 prende parte alla mostra collettiva all’hotel Galleria Vik a Milano, un progetto volto a valorizzare le eccezionali architetture dell’hotel con murales e affreschi dipinti a mano.
 
 
Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto e Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea. 
 
 
CRUMB GALLERY
Via San Gallo, 191 rosso | 50129 Firenze
tel. 347 3681894 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. |www.crumbgallery.com
orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00, o su appuntamento 347 3681894.
 
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“L’arte Ritrovata – La Bellezza Del Divino”

L’arte Ritrovata – La Bellezza Del Divino

Il 1 marzo, in Villa Bruno inaugurazione ufficiale della mostra di dipinti risalenti al periodo tra il XVII e il XIX secolo,

custoditi nel caveau comunale e riportati alla luce.

Saranno presenti il Prefetto di Napoli, il Soprintendente Nuzzo, il docente universitario Andrea Spiriti e il Presidente dell’Ente Ville vesuviane Gennaro Miranda.

 

locandina larte ritrovata 250San Giorgio a Cremano -  Sarà inaugurata il 1 marzo alle ore 11.00 in Villa Bruno, la straordinaria la mostra di opere d’arte “L’arte ritrovata, la bellezza del divino”. Un'esposizione di grande valore storico-artistico che raccoglie 16 dipinti risalenti al periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo, appartenenti al patrimonio comunale e custodite per decenni all’interno di un caveau.

L'evento, aperto alla città, vedrà la presenza di illustri personalità del panorama istituzionale e culturale: il Prefetto di Napoli Michele Di Bari; il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo; il Professore di Storia dell'Arte dell’Università degli studi dell’Insubria, Andrea Spiriti e il Presidente dell’Ente Ville vesuviane Gennaro Miranda.

Questa esposizione, voluta dal Sindaco Giorgio Zinno e dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Pietro De Martino, rappresenta l’epilogo di un profondo impegno da parte dell’amministrazione per riportare alla luce, dopo un attento lavoro di ripristino autorizzato dalla Soprintendenza, opere che appartengono alla comunità sangiorgese, per molti anni celate agli occhi del pubblico. 

“Finalmente potremo riscoprire la bellezza di queste opere d’arte che sono autentiche icone – ha detto il Sindaco Zinno -  e che per secoli sono state punto di riferimento spirituale della comunità sangiorgese. Queste tele infatti, raccontano storie di fede e devozione e rappresentano un patrimonio che ha attraversato generazioni, generando un forte senso di appartenenza al nostro territorio”.

La mostra, allestita presso il piano Nobile di Villa Bruno, sarà visitabile fino al 30 giugno 2025. Inquadrando il QR CODE, sarà possibile conoscere i giorni e gli orari di apertura, nonché scaricare il catalogo in formato digitale. Durante la visita, ciascuna opera sarà corredata di un QR CODE per l’accesso all’audioguida, realizzata con il supporto degli attori Alfonso Postiglione, Daniela Ioia, Gioia Miale e Massimo De Matteo