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dall'Europa

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Booking deve rispettare il regolamento sui mercati digitali

Booking deve rispettare il regolamento sui mercati digitali

 

LAPILLI LOGO Comm. EU ottobre 2013 250Booking Holdings Inc. (BHI), designata come gatekeeper il 13 maggio 2024, da oggi deve garantire che il suo servizio di intermediazione online, Booking.com, rispetti tutti gli obblighi pertinenti del regolamento sui mercati digitali.

Nel concreto ciò significa che gli hotel, le compagnie di autonoleggio e altri fornitori di servizi di viaggio che dipendono da Booking.com per raggiungere i clienti presto potranno beneficiare di nuove opportunità.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale e Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: "In quanto attore chiave nell'ecosistema turistico europeo, Booking deve ora rispettare il regolamento sui mercati digitali. Il suo ruolo di intermediario tra imprese e clienti nel settore degli alloggi, dei noleggi auto e di qualsiasi altro tipo di servizi di viaggio diventerà più equo e aperto. Ad esempio, fino ad ora molti hotel e società di noleggio nell'UE erano obbligati a garantire i migliori prezzi su Booking.com. Da oggi queste imprese saranno libere di differenziare prezzi e condizioni su qualsiasi canale di vendita online che desiderano utilizzare. Ciò dimostra che il regolamento sui mercati digitali è uno strumento importante per rendere i mercati online più equi per le imprese e più aperti alla concorrenza."

Il regolamento sui mercati digitali è volto a garantire mercati equi e contendibili nel settore digitale. Regolamenta i gatekeeper, grandi piattaforme digitali che fungono da punto di accesso importante tra utenti commerciali e consumatori e che, per la loro posizione, potrebbero creare una strozzatura nell'economia digitale.

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I deputati chiedono la repressione della "flotta ombra" russa da parte dell'UE

I deputati chiedono la repressione della "flotta ombra" russa da parte dell'UE 

 

  • Il Parlamento chiede che l'UE si attivi contro le petroliere “ombra” che esportano petrolio russo ovviando le sanzioni
  • Intensificare il monitoraggio e le ispezioni
  • Vietare tutte le importazioni di combustibili fossili russi

Foto Parlamento europeo 250I deputati vogliono sanzioni dell'UE più mirate contro la cosiddetta "flotta ombra" della Russia, che fornisce introiti essenziali per la guerra di Mosca in Ucraina.

In una risoluzione non legislativa approvata giovedì per alzata di mano, il Parlamento chiede misure mirate contro questo tipo di navi nei prossimi pacchetti di sanzioni dell'UE, anche contro i loro proprietari, operatori, gestori, conti, banche e compagnie di assicurazione.

La Russia utilizza vecchie petroliere, spesso non assicurate e di proprietà poco chiara, per esportare il suo petrolio greggio e i suoi prodotti petroliferi all'estero, nonostante l'UE, il G7 e le sanzioni internazionali. Queste attività hanno anche sollevato timori sul rischio di disastri ambientali, con possibili gravi fuoriuscite di petrolio.

Nell'ambito degli sforzi volti a compromettere le misure restrittive dell'UE, la "flotta ombra" fornisce un'ancora di salvezza finanziaria fondamentale alla Russia nella sua guerra di aggressione illegale e ingiustificabile contro l'Ucraina.

Si chiede inoltre di sanzionare sistematicamente le navi che attraversano le acque dell'UE senza un'assicurazione nota ed si esorta l'UE a rafforzare le sue capacità di sorveglianza, in particolare il monitoraggio mediante droni e satelliti, e a condurre ispezioni mirate in mare. I deputati chiedono infine agli Stati membri dell'UE di designare strutture portuali in grado di gestire navi sanzionate che trasportano petrolio greggio e gas naturale liquefatto e di sequestrare i carichi illegali senza compensazione.

Porre fine alle importazioni dell'UE di combustibili fossili russi

La risoluzione invita inoltre i paesi del G7 ad applicare meglio il tetto sui prezzi imposto al petrolio russo trasportato via mare, a ridurre sostanzialmente il tetto sui prezzi del petrolio e a chiudere le scappatoie utilizzate dalla Russia per riconfezionare e vendere il petrolio e i prodotti petroliferi ai prezzi di mercato.

Sottolineando che l'impatto delle sanzioni esistenti e del sostegno finanziario e militare all'Ucraina continuerà a essere compromesso finché l'UE importa combustibili fossili russi, i deputati esortano l'UE e i suoi Stati membri a vietare tutte le importazioni di combustibili fossili russi, compreso il GNL. Evidenziando la necessità di un'applicazione molto più rigorosa delle attuali sanzioni dell'UE, nel testo si afferma inoltre che l'UE dovrebbe rivalutare seriamente la sua cooperazione bilaterale con i paesi terzi che stanno aiutando la Russia a eludere le misure restrittive dell'UE in vigore, se gli sforzi diplomatici non hanno successo.

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