- Scritto da Ferdinando Bianco
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Picentini Arte 2015 1° Rassegna d’Arte Contemporanea
Il 17 ottobre, presso il Palazzo della Cultura di San Cipriano Picentino, patrocinata dallo stesso Comune, è stata inaugurata la 1° Rassegna d’Arte Contemporanea alle ore 19,30, nata da un’idea del M° Maurizio Gallo e che si è avvalsa della direzione artistica del Dott.re Giuseppe Carabetta.
La rassegna, oltre alle opere di validi artisti salernitani e non, ospiterà altri eventi di vario genere, dalla danza, alla letteratura noir e alla poesia con l’intervento di importanti personalità del mondo dell’arte e del giornalismo. Chiuderà i battenti il 25 ottobre 2015.
Abbiamo citato prima il M° Gallo e il Dott. Carabetta ma corre l’obbligo di affiancare ad essi il nome del Dott. Aievoli Gennaro, Sindaco di San Cipriano P. perché è stato solo grazie all’inesauribile impegno di essi se tale rassegna ha potuto vedere la luce. Ad essi va il nostro ringraziamento e il nostro plauso con l’auspicio che altri uomini di buona volontà e armati dello stesso spirito di sacrificio e passione per l’arte, vogliano raccoglierne il testimone e farsi garanti di una diffusione a largo raggio dell’afflato artistico che li anima.
Interessantissimo il cast degli artisti che hanno voluto onorare con la presenza della loro creatività la rassegna stessa e variegato lo stile e la natura delle opere esposte che vanno dal legno combusto di Pasquale Ciao di Eboli, al vaso scultura in maiolica lustrata di Pasquale Liguori, dalla ceramica grezza di Antonella Mercedes Leone, alla ceramica invetriata smalto in rilievo di Antonio Perotti, dal pendente in oro e brillanti di Rosmundo Giarletta, maestro orafo, al rame lavorato a sbalzo di Maurizio Gallo. Splendida l’illustrazione grafica di Antonio Boffa, già nome illustre dell’arte contemporanea, operante per lo più nella città di Milano, così come piacevole e godibile l’opera della Ida Mainenti assieme al paesaggio inconfondibile di Atrani di Giuseppe Carabetta, innamorato della divina costiera. Non mancano spunti interessanti nelle opere di Giancarlo D’Angelo, Enzo Rosamilia, Ferdinando. Rosamilia e Lino. Vairetti. Poesia naif nell’opera di Peppe Rosamilia, tormento sociale in quella di Angelo Lazzano col suo attualissimo e mai abbastanza deprecato femminicidio. Franco Sortini ci testimonia il suo amore per Salerno, mentre Eugenio Siniscalchi ci invita a visitare Santa Maria a Mare. Un discorso a parte meritano le opere di Antonio Apicella, Ferdinando Vassallo, Daniela. Sabato, Anna Avossa ed Elena Savokhina che ci rimandano ad un mondo per molti versi lontano e intrigante, ora triste ora nostalgico, ora oscuro ora inquietante.
L’unicità delle opere costringono a procrastinare un giudizio sul reale valore artistico delle stesse in attesa di un esame più completo della produzione globale dei vari artisti, anche se per alcuni di essi, vedi Boffa, Perotti, Ciao, Mainenti e altri, la lunga militanza artistica parla già e in varie lingue della loro bravura.
Augurando lunga e fortunata vita ad una Rassegna che, per aver voluto privilegiare una sede non centrale, ha già testimoniato non solo amore e passione per l’arte ma anche una territorialità spesso e ingiustamente denigrata.
Ferdinando Bianco