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Banksy, Warhol, etc.. e la contraffazione: il successo dell’Operazione Cariatide Se ne parla domani in Archivio di Stato a Pisa

Banksy, Warhol, etc.. e la contraffazione:

il successo dell’Operazione Cariatide

Se ne parla domani in Archivio di Stato a Pisa

 

Mostra Cariatide Pisa 250È stata nominata "Operazione Cariatide" - dal titolo di un’opera attribuita ad Amedeo Modigliani – l’indagine transnazionale che ha portato al sequestro di oltre 2100 oggetti d’arte contemporanea che, se immessi sul mercato, avrebbero generato un danno economico di oltre 200 milioni di euro.

L’operazione ha visto coinvolti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, con il coordinamento a livello europeo dal desk italiano dell’Agenzia Eurojust; a questi enti si è aggiunto l’Archivio di Stato di Pisa che da lunedì scorso ha ospitato la mostra di questi falsi attribuiti ad artisti di fama internazionale del calibro di Amedeo Modigliani, Andy Warhol, Banksy, Pablo Picasso, Joan Mirò, Arman, Francis Bacon, Wassily Kandisky, Gustav Klimt, Henry Moore, Haussmann, Tapies, Jean-Paul Riopelle, Twombly, Wilfredo Lam, Marc Chagall, Monet, De Chirico, Giacometti, Aubertin, Mituraj, Afro, Boccioni, Paul Klee, Van Gogh, Jean-Michel Basquiat, Vasarely, Pollock, Haring, Hopper, Death Nyc, Renato Guttuso e Salvador Dalì.

L’iniziativa della direttrice dell’Archivio pisano, Jaleh Bahrabadi, che ha curato anche l’allestimento dell’esposizione, ha avuto un’amplissima eco sia in Italia, sia sui media internazionali,Mostra Cariatide 1 250 che hanno preso coscienza della dimensione del fenomeno. Falsi d’arte accanto a falsi documentari, in un dialogo che svela le necessità e gli interessi che stanno dietro alla contraffazione di un’opera, a spiegare un fenomeno che ha accompagnato la produzione culturale di ogni tempo, di volta in volta percepito come lecito, illecito, utile, divertente.

Considerato l’interesse suscitato dalla vicenda, è stato deciso di procrastinare fino a domani pomeriggio (dalle 15 alle 19), all’Archivio di Stato di Pisa (Lungarno Mediceo, 17) la mostra delle opere false recuperate dal Nucleo romano del TPC dei Carabinieri e di arricchire l’ultimo giorno di esposizione con un incontro che si terrà alle ore 17.30 a Palazzo Toscanelli dal titolo "Banksy e la contraffazione della street art". Insieme ai Carabinieri del TPC di Roma e a Stefano Antonelli, consulente della Procura di Pisa per Banksy, la direttrice Bahrabadi affronterà il tema del falso, del come si persegue e del come si riconosce; ospite d'eccezione sarà Carlo Pepi, fondatore dell'Istituzione Casa Natale Modigliani.

Durante l’incontro – a ingresso libero e gratuito – si cercherà di rispondere a vari quesiti emersi di nuovo in seguito all’operazione di contrasto alla diffusione dei falsi d’arte, ma anche a ulteriori domande legate al luogo dell’incontro, ovvero perché allestire una mostra di falsi in un ambito come l'Archivio di Stato, che fa dell'autenticità del patrimonio conservato il suo carattere essenziale?

E ancora: siamo certi che anche nelle fonti storiche conservate a Palazzo Toscanelli non ci siano esempi di falsi?