Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy.

  • Categoria: Attualità
  • Visite: 117

8 marzo. Festa della Donna, o Giornata Internazionale della Donna

8 marzo. Festa della Donna, o Giornata Internazionale della Donna

 

Foto Nicola Incampo 250La Festa della Donna, o Giornata Internazionale della Donna, si celebra ogni anno l’8 marzo ed è una ricorrenza che ha come obiettivo primario quello di riconoscere e valorizzare i diritti delle donne, le loro conquiste sociali, politiche ed economiche, e sensibilizzare sull’importanza della parità di genere.

È un’opportunità per riflettere sui progressi compiuti, ma anche per fare il punto su quanto ancora resta da fare per garantire l’uguaglianza tra uomini e donne in tutte le sfere della vita.
Le origini della giornata sono legate a eventi significativi della storia del movimento femminista e delle lotte delle donne.

Una delle versioni più accreditate riguardo alla sua nascita fa riferimento alla tragedia avvenuta il 25 marzo 1911 a New York, dove 146 lavoratrici, per lo più immigrate italiane e tedesche, morirono in un incendio in una fabbrica di camicie.

Le donne erano rimaste intrappolate all’interno perché la porta d’ingresso era stata chiusa dal datore di lavoro per evitare che si prendessero delle pause. Questo drammatico incidente divenne un simbolo della lotta per migliori condizioni di lavoro, per la parità salariale e per i diritti delle donne.
Nel corso degli anni, la giornata ha acquisito una dimensione globale.

Nel 1975, durante l’Anno Internazionale della Donna, le Nazioni Unite proclamarono ufficialmente l’8 marzo come Giornata Internazionale della Donna.

Da quel momento, la data è diventata un’occasione per riflettere su quanto la società sia evoluta in termini di diritti delle donne, ma anche per fare i conti con la persistente disuguaglianza di genere che caratterizza molti paesi nel mondo.
In Italia, la Festa della Donna è una ricorrenza molto sentita, sia a livello istituzionale che nella vita quotidiana.

Ogni anno si organizzano manifestazioni, incontri culturali, convegni, spettacoli e attività che promuovono la parità di genere e la lotta contro la violenza sulle donne.

Scuole, associazioni e enti pubblici partecipano con eventi che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche cruciali, come la violenza domestica, la discriminazione sul posto di lavoro, la rappresentanza femminile nelle posizioni di potere e la salute delle donne.
Il fiore simbolo della festa è la mimosa, che è stato adottato in Italia sin dagli anni ’40, dopo che alcune donne della Resistenza scelsero questo fiore come segno di solidarietà e di lotta.

La mimosa, che fiorisce proprio in questo periodo dell’anno, è diventata così un simbolo di forza, resistenza e speranza.

Tradizionalmente, uomini e donne si scambiano ramoscelli di mimosa come segno di rispetto e apprezzamento per il ruolo fondamentale delle donne nella società.
Nonostante la giornata sia vista da alcuni come un’occasione di celebrazione, è importante che la Festa della Donna non si trasformi in una mera formalità, ma che mantenga il suo significato originario.

Oggi più che mai è fondamentale continuare a riflettere sulla condizione della donna in ogni parte del mondo, riconoscendo le disuguaglianze che persistono e cercando di promuovere un cambiamento concreto e duraturo.

La lotta per la parità di genere e per il rispetto dei diritti delle donne è infatti ancora lunga, ma l’8 marzo rappresenta un’opportunità importante per avanzare verso una società più giusta ed equa per tutti.

Nicola Incampo

 Responsabile della Conferenza Episcopale

di Basilicata per l’IRC e per la pastorale scolastica